In Gazzetta Ufficiale è stato pubblicato il testo del DL cosiddetto Milleproroghe 2021. Il Decreto contiene alcune disposizioni in tema di lavoro, di seguito esaminate.
Innanzitutto, va evidenziato che il testo proroga una serie di disposizioni riguardanti l’emergenza da Covid-19 fino al 31 marzo 2021; sono, pertanto, prorogate fino a tale data le seguenti misure di interesse giuslavoristico:
- la possibilità di effettuare la comunicazione di smart working in modalità semplificata;
- l’obbligo di effettuare la sorveglianza sanitaria eccezionale dei lavoratori maggiormente esposti al rischio di contagio da Covid-19;
- lo smart working nel settore della Pubblica Amministrazione.
Il DL, inoltre, sospende i termini di prescrizione dei contributi previdenziali ed assistenziali obbligatori non versati dal 31 dicembre 2020 al 30 giugno 2021; tali termini riprendono a decorrere dalla fine del periodo di sospensione.
Per i dipendenti delle grandi imprese in crisi – come l’ILVA –, il Decreto garantisce la CIGS per tutto l’anno 2021.
Per quanto concerne l’agricoltura, il Milleproroghe 2021 dispone che gli imprenditori agricoli professionali (IAP), i coltivatori diretti, i mezzadri ed i coloni che già avevano sfruttato l’esonero contributivo di novembre e dicembre, non dovranno pagare la rata in scadenza il 16 gennaio 2021. L’INPS comunicherà gli importi dovuti, comunque, entro il 16 febbraio 2021.
Infine, è prorogato al 31 dicembre 2021 il termine relativo al recupero delle prestazioni indebite correlate alle campagne di verifica reddituale, nei confronti dei pensionati della Gestione previdenziale privata, relative al periodo d’imposta 2018.